Sabato, 18 Maggio 2024

Testimoni colpevoli, Gevorg Emin

 

 Chi vuole, questi versi può apprezzare

 Altri ne ridano fino a scoppiare. 

Un tempo decisi di tentar causa   

Ai fiori d’acacia nei parchi Gestapo,

 E contro tutti i platani e i castagni

 Che fiorivano e crescevano a dispetto delle miserie umane.

 E gli usignoli,

 Che avrebbero tentato

 Di diffondere la loro melodia in lungo e in largo

Mentre il fumo dolce e denso, dei corpi umani,

 Usciva nel vento dai neri camini di Oswiecim.

 I fogli di carta, con false prove

 Che condannavano l’innocenza trucidata,

 La luna piena

Che spargeva i suoi raggi

 Sulla malvagia scimitarra del giannizzero

Mentre, gli armeni vicini e lontani,

Giovani e vecchi, esausti, silenziosi, cadevano.

 Usignoli e fiori, testimoni

Complici quanto gli aitanti assassini.

 E la tua falce, luna, tanto spietata

 Quanto la lama curva del sicario.

 (Gevorg Emin, traduzione dalla versione in Inglese di Dorian Rottenberg da F. Da Re)