Khachik di Nork e Vano di Kond, poesia di Gevorg Emin
- Pubblicato: Venerdì, 11 Marzo 2022 20:31
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Con le bombe che in questi giorni perforano lo schermo di casa, abbattendosi sulle città dell'Ucraina, mi sono ritrovato a pensare a questa poesia del poeta armeno Gevorg Emin da me tradotta dalla versione in lingua inglese di Dorian Rottenberg. Parla di due giovani armeni, ma i giovani sono gli stessi in tutto il mondo, sempre pronti a battersi per la libertà del loro Paese. Dedicata ai giovani dell'Ucraina.
Khachik di Nork e Vano un giovane di Kond
Avrebbero potuto sicuramente fare amicizia
Affezionarsi l’un l’altro: cantare le stesse canzoni,
Guardare lo stesso film di Chapayev fianco a fianco,
Mano nella mano,
Crescere come due grani maturi,
Nello stesso guscio.
Eppure non si sono mai incontrati
E non è mai avvenuto
Che si chiamassero, cordialmente, per nome.
Il motivo per cui non fecero mai conoscenza
Non fu timidezza, come puoi intuire.
Non si sono mai incontrati, perché i nazisti
Avevano attraversato i confini della loro terra.
Partiti per la guerra
Non attraverseranno più
Le ampie strade di Yerevan,
E mai più faranno traboccare la spuma
Dai boccali di birra al bar "Sevan".
Combatterono eroicamente in prima linea,
Giovani e coraggiosi, caddero uccisi dagli stessi nazisti
Entrambi sepolti nello stesso paese,
E in una fossa comune.
Le stelle effusero su di loro la triste luce,
Attraverso fessure di nuvole che osservavano da cieli oscuri.
La possibilità di conoscersi andò perduta.
Non s’incontrarono, mentre i compagni di guerra si abbracciavano.
Una nuvola si acciglia di dolore ora per Kond
E una giovane luna annega in banchi di nuvole oscuri.
L’anziano padre di Vano fuma: il suo sonno è fuggito;
Così pure la madre
Geme nel letto.
Venti pungenti turbinano sopra Nork
In danze selvagge, ululanti, feroci e desolate,
Per la decima volta una ragazza del villaggio
Rilegge la lettera sgualcita di Khachik.
Mai si conobbero,
Mai si videro in volto.
Khachik, la ragazza che ha catturato ogni sogno,
E la povera anima di tua madre piangente, Vano,
D'ora in poi condividono un destino doloroso comune;
Entrambe nutrono al seno lo stesso dolore:
La giovane si lamenta del suo amore,
La vecchia... suo figlio
Sopra la tomba stessa
Dove riposano i due ragazzi.
Se solo oggi Vano di Kond
Potessi tu vagare con Khachik per le vie di Yerevan!
Luci scintillano al cinema "Moskva",
Trabocca la schiuma sul bancone del "Sevan".
Brillano dall’alto raggi sulla birra.
Tutti sono vivi. Solo quei due sono morti.
Amici carissimi dimenticati, giovani coraggiosi,
Inconsapevoli e privi di sensi giacciono, loro due soli,
Laggiù, mano nella mano, adagiati in una fossa comune.
E mentre ci penso, il mio cuore inizia a sanguinare.
(Gevorg Emin, versione dall'Inglese di Dorian Rottenberg)